Ma, cosa fare dopo il trapianto di capelli? Molti improvvisano, molti non si curano…
Cosa fare dopo il trapianto capelli è determinante al fine del risultato finale. Dopo un trapianto capelli deve seguire un percorso virtuoso, che possa assicurare i migliori risultati duraturi.
Cosa fare dopo il trapianto capelli? Dicevamo… molti non si curano. Questo è un problema importante. Dopo il Trapianto è necessario rispettare le giuste regole che vanno a rinforzare lo stato di buona salute di cuoio capelluto e capelli, sia nativi che trapiantati. Inoltre non bisogna dimenticare la Medicina Rigenerativa tutela l’attecchimento delle unità follicolari trapiantate.
Vediamo quindi quali sono queste regole da seguire dopo l’intervento, ricordando che il paziente deve avere una attenzione massima, perché è facile danneggiare le unità follicolari.
“Il post-operatorio è un periodo molto delicato ed è necessario essere attenti. La Medicina Rigenerativa in questo lasso di tempo può metterci nelle migliori condizioni per proteggere sia i nuovi innesti che i capelli nativi e la condizione di salute generale del cuoio capelluto”.
Dott. Mauro Conti.
Il percorso temporale post -trapianto.
Cosa fare dopo il trapianto capelli: il giorno del trapianto. Attenzione massima!
Gli innesti sono in tutto e per tutto tante piccole ferite, della dimensione di 0,8-1,0 mm, nel cui interno sono inserite le unità follicolari stesse. Dopo che siano rimarginati, essi conterranno al loro interno i bulbi trapiantati, ma bisogna essere particolarmente attenti a non danneggiarli in un periodo che parte da subito dopo l’evento chirurgico fino ai 15-20 giorni dopo la sessione chirurgica.
Per minimizzare la formazione di crosticine su queste microferite è necessario vaporizzare sulle unità innestate dell’acqua termale, una o due vaporizzazioni ogni ora da dopo dopo il trapianto ad almeno 24 ore dopo.
Cosa fare dopo il trapianto capelli: + 3 giorni. Dormire… è un problema, ma non solo.
Eh sì, dormire può essere un problema. Per le prime due o tre notti è consigliabile dormire quasi da seduto e con il volto rivolto verso l’alto. Non bisogna poggiare le zone innestate sul cuscino. Inoltre sarà bene evitare qualsiasi attività che possa far aumentare la pressione sanguigna e che possa dare sanguinamento delle ferite (attività sportiva pesante, attività sessuale).
Cosa fare dopo il trapianto capelli: + 7 giorni. Il periodo della delicatezza.
Nella settimana successiva all’autotrapianto, il paziente dovrà accuratamente evitare di toccare, strofinare, grattare la zona di innesto delle unità follicolari. Anche il getto d’acqua della doccia, può essere un problema per i giovani innesti. Esso non dovrà essere indirizzato sulle zone trapiantate per almeno sette giorni, sebbene il primo sciampo può essere fatto già due o tre giorni dopo la sessione chirurgica. Esso è un importante frangente in cui si potrà effettuare un delicato massaggio della zona donatrice ma bisognerà far scorrere l’acqua sulle unità innestate, molto delicatamente ed evitando temperature dell’acqua troppo alte
Cosa fare dopo il trapianto capelli: + 15 giorni. Bisogna rispettare il corpo ed i follicoli.
Anche la corretta alimentazione deve dare il suo contributo affinché l’attecchimento dei follicoli non sia danneggiato, ritardato o addirittura prevenuto. È necessario quindi evitare il più possibile cibi grassi, insaccati, latticini e fritti, almeno per due settimane dopo la sessione chirurgica, infatti questi cibi provocano un aumento della secrezione di sebo che può indebolire le unità follicolari innestate.
L’esposizione al sole deve essere evitata per almeno 15 giorni, va da sé che lo stesso dovrà valere per le lampade abbrozzanti. In generale il paziente deve rispettare i follicoli autotrapiantati conducendo per almeno due settimane uno stile di vita tranquillo.
Ritornando all problema “attività fisica”, sforzi fisici importanti possono essere ripresi non prima di quindici giorni dopo la sessione chirurgica. Infatti uno scenario in cui il paziente si sia impegnato in tale attività troppo precocemente, si potrebbe compromettere la riuscita dell’intervento. Perfino il semplice sudore innescherebbe una sensazione di prurito al cuoio capelluto in zona ricevente che non potrebbe essere placata in nessun modo!
Cosa fare dopo il trapianto capelli: + 30 giorni. Ci siamo quasi…
Dopo circa un mese, molte vecchie abitudini sono state riprese, ma bisogna ancora pazientare per altro. Ad esempio, non si può utilizzare l’asciugacapelli nei primi trenta giorni dall’intervento. Il paziente dovrà asciugare i propri capelli solo con un asciugamano con delicati movimenti dall’alto verso il basso. Si consiglia l’uso di un fazzoletto di carta.
Cosa fare dopo il trapianto capelli: perché la Medicina Rigenerativa ricopre il suo ruolo essenziale di supporto al successo di un autotrapianto.
Stabilizzare la propria calvizie è essenziale, meglio farlo prima del trapianto di capelli, ma se ormai il passo è già stato fatto, per mantenere i risultati e integrare i capelli trapiantati con quelli nativi, è importantissimo entrare in un percorso di cura avanzata. La Medicina Rigenerativa rappresenta l’approccio più completo per interagire concretamente con la la calvizie del singolo paziente. Solo stabilizzando l’evoluzione della calvizie o alopecia, sarà possibile pensare di mantenere i risultati ed averli naturali. Insomma, la Medicina Rigenerativa non è un optional.
Rispettando tutte le indicazioni e le prescrizioni riportate precedentemente, si andranno a creare le migliori condizioni per evitare stress di ogni genere e per ottenere l’agognato esito positivo della chirurgia… ma l’autotrapianto da solo non basta!
La Medicina Rigenerativa in fase post trapianto, va a tutelare il cuoio capelluto che, ricordiamo, riporta moltissime piccole ferite in fase di guarigione. Il contrato cellulare autologo, è alla base della Rigenerazione Cellulare va appunto a “rigenerare” il cuoio capelluto, i follicoli innestati, ma anche i follicoli esistenti, agevolando la perfetta guarigione e mantenendo forti e vitali le unità follicolari trapiantate.
Estetica e Clinica.
Cosa fare dopo il trapianto capelli: estetica e risultati più belli, naturali e duraturi.
A livello estetico grazie alle migliori condizioni di salute dei follicoli nativi, lo spessore di tutti i capelli è omogeneo e non si potrà riconoscere il capello trapianto da quello nativo nella zona trattata. Un trapianto di capelli fine a se stesso è parecchio riconoscibile proprio per il diverso spessore dei capelli e qualità tra follicoli innestato e nativo.
Il concentrato autologo rigenerativo è estratto dal sangue del paziente stesso grazie ad una tecnica di separazione cellulare avanzata. Grazie all’azione di uno speciale lettore ottico automatizzato, si ottiene una selezione efficacissima di cellule giovani e bioattive. Il concentrato viene quindi inoculato nel cuoio capelluto per mezzo di un dispositivo munito di un microago, calibrato e indolore. In HairClinic questo percorso, l’hCRP, incarna tutti i pregi della Rigenerazione Cellulare. I principi attivi presenti nel gel piastrinico sono Chemochine, Citochine, Fattori di crescita, e vanno a preparare il campo per un risultato valido e di lunga durata.
Terapia bSBS.
Cosa fare dopo il trapianto capelli? La Medicina Rigenerativa aiuta a prolungare la vita dei nuovi capelli innestati e prevenire innaturali risultati, nonostante la perizia del chirurgo.
A parte il pericolo di perdere nuovamente i capelli appena “riconcquistati” nelle zone diradate, una delle evenienze più comuni, e, se vogliamo, logiche, che bisogna in un certo senso prevedere è il progredire della calvizie del soggetto.
Se un paziente è stato efficacemente trattato con un cosiddetto “dense packing”, ossia un trapianto capelli ad alta densità, che abbia dato risultati estetici di valore in una zona diradata, ma che sta, per sua sfortuna, ulteriormente espandendosi, la Medicina Rigenerativa potrebbe evitargli quell’effetto “Woody Woodpecker” dato dalla permanenza dei capelli trapiantati, forti e che fanno bella mostra di sé nella vecchia zona glabra, e dalla simultanea perdita dei capelli confinanti con la zona ricevente.
Più in generale i benefici promossi dal Protocollo di Medicina Rigenerativa Multidisciplinare sono essenziali al fine di favorire il miglior risultato estetico. Ciò è vero nella calvizie avanzata, sia come base prechirurgica , che postchirurgica, ma anche nei casi di diradamento leggero o moderato. Anzi è qui che esprime il massimo potenziale di rigenerazione autologa.
Tra i principali benefici che il Protocollo Multidisciplinare può favorire, abbiamo l’inversione della miniaturizzazione e il conseguente aumento significativo della densità globale. Questo è tra l’altro un risultato estetico molto appagante.
Il Protocollo bSBS lavora anche sul contrasto dell’invecchiamento cellulare precoce, situazione che riguarda oltre il 93% dei pazienti trattati. Questa è inoltre una condizione necessaria ad ottenere la massima rigenerazione cellulare possibile.
Chi può farla?
Protocollo Multidisciplinare bSBS: indicazioni.
- Alopecia Androgenetica Maschile.
- Alopecia Androgenetica Femminile.
- Calvizie Giovanile.
- Diradamento Localizzato.
- Diradamento Diffuso.
- Assottigliamento dei Capelli.
- Calvizie avanzata pre Trapianto di Capelli.
- Post Trapianto di Capelli.
- Alopecia Areata.
- Alcuni tipi di Alopecia Cicatriziale (volto ad arginare l’evoluzione no per rigenerazione).
- Alopecia Universale (non è indicato).
Risultati e Recensioni.
I Benefici essenziali.
È importante ribadire che il Protocollo Multidisciplinare bSBS è anche una efficace terapia di supporto al trapianto di capelli. In tutti quei casi in cui la caduta di capelli sia andata troppo avanti, infatti questo non è sufficiente da solo a risolvere la calvizie. La sua azione promuove il riequilibrio di cuoio capelluto e capelli. Infine favorisce le massime possibilità di ottenimento di risultati esteticamente e clinicamente validi, naturali, e di lunga durata. Ma non dobbiamo dimenticare un fatto importantissimo e che differenzia maggiormente questo tipo di terapie da quelle farmacologiche: totale assenza di effetti indesiderati.
Recensioni Certificate sul Protocollo Rigenerativo.
Recensioni Protocollo di Medicina Rigenerativa bSBS. Oltre 1400 Recensioni Certificate e decine di Video Testimonianze e Valutazioni di veri Pazienti. Ogni Recensione è Certificata da Feedaty, HairClinic raccoglie le recensioni in forma cartacea e controfirmata dal paziente e consegnata a Feedaty la quale pubblica le sole valutazioni. Guarda altre video Recensioni: HairClinic Recensioni Certificate.
HairClinic Academy.
Perché alcune terapie non portano a risultati duraturi? Perché il trapianto di capelli non basta per risolvere la Caduta di Capelli? Quali azioni si possono fare per agire in modo serio e completo? Ma soprattutto, qual è l’approccio terapeutico più avanzato per affrontare la calvizie? Questo e molto altro viene spiegato dal Dott. Mauro Conti nei Video Academy, guardali adesso.
Premio Le Fonti INNOVATION Awards®.
HairClinc Academy è Eccellenza nella Cura della Calvizie. Guarda la news completa.
Interviste e Media.
AdnKronos, Agi Stampa, Ansa, TgCom24, Tg StudioAperto Italia1, TG5 Salute e Molti altri.
- TgCom24.it Canale Salute di Mediaset.
- Ricrescita dei Capelli Trapiantati. Il Trapianto di Capelli su Wikipedia.
- Pubblicazioni Scientifiche su Nature.com.
- Pubblicazioni su hCRP Angel su NCBI Magazine.
Leggi di più.
- Il PRP per Capelli non basta, serve un Protocollo Multidisciplinare.
- PRF Capelli, la non novità.
- IDI di Roma e PRF.
- Alopecia e Genetica su Le Scienze
FAQ.
Le domande più frequenti.
L’Alopecia Androgenetica (AGA), nota anche come Calvizie Comune Ereditaria, è una comune condizione del sistema “scalpo-capelli”, nella quale si verifica una progressiva miniaturizzazione dei capelli. Questi, ciclo dopo ciclo, cadono per ricrescere sempre più piccoli fino a quando il Follicolo Capillare non giunge ad una condizione di Atrofia. Colpisce prevalentemente gli uomini, ma anche le donne ne sono affette in modo sempre più visibile.
È ormai assodato che i veri responsabili della Caduta dei Capelli siano il Diidrotestosterone (DHT) e la Prostaglandina D2 (PGD2). Il primo è un composto naturale derivato dal Testosterone per opera di un enzima, la 5-alfa-Reduttasi. Esso perturba l’equilibrio fisiologico del Cuoio capelluto e porta a vari problemi, quali seborrea, forfora eccessiva e quel processo di miniaturizzazione che alla fine porta all’atrofia follicolare. La PGD2 invece sostiene una condizione di cronica infiammazione del sistema scalpo-capelli che peggiora il quadro già compromesso dal DHT.
Lo stress, come altri fattori esterni, quali cattive abitudini, carenze alimentari o altre patologie, può concorrere al peggioramento di una condizione di Calvizie. Non si tratta di vere cause della calvizie, ma di sicuro la loro influenza è importante per determinare un peggioramento della stessa. Per questo motivo parliamo di “concause” che possono variare da caso a caso.
Assolutamente no. Si tratta della stessa condizione di “attacco ai Follicoli Capillari”. Anche se la sintomatologia è differente, DHT e PGD2 sono i responsabili comuni. A loro si deve la miniaturizzazione dei capelli che nella donna avviene prevalentemente sulla parte superiore del capo, mentre nell’uomo si verifica sulle tempie e sul vertex per poi procedere e lasciare la classica “coroncina” di capelli in zona parietale ed occipitale del capo.
Assolutamente no! Questo è uno dei cliché più comuni relativamente alla lotta alla Calvizie. Le cause della Caduta di Capelli sono molto profonde e legate agli equilibri fisiologici dei Follicoli Capillari ed in generale del cuoio capelluto. Per nostra fortuna la cute è un efficiente scudo che non permette intrusioni, quindi una lozione, uno shampoo, una maschera per capelli non possono nulla sulle vere cause della calvizie. Essi e tutti gli altri “cosmetici anticalvizie” che purtroppo si trovano in commercio sono solo dei palliativi. Puliranno e renderanno morbidi e setosi i capelli, quello senz’altro… ma questi stessi capelli continueranno a cadere.
Anche in questo caso la risposta è negativa. È vero che condizioni di malnutrizione o semplici carenze alimentari possano avere un effetto sulla salute generale di capelli e cuoio capelluto, ma non esiste un integratore che da solo sia capace di curare la calvizie. Viceversa se una corretta integrazione Nutraceutica è inserita nel contesto completo di un Protocollo Multidisciplinare di contrasto alla Calvizie, essa può giocare le sue carte per concorrere a creare condizioni di buona salute generale del sistema “scalpo-capelli”.
Ancora una volta dobbiamo rispondere no, anzi “ni”. Infatti il PRP Capelli fu la prima terapia mirata alla stimolazione cellulare dei Follicoli Capillari e basata sulle conoscenze della Medicina Rigenerativa. Il gel piastrinico che contiene tutti i principi di Rigenerazione Cellulare è effettivamente in grado di lavorare sul Follicolo Capillare. Però da solo non basta. Vari sono i motivi che non consentono di potere definire il PRP Capelli come una cura della Calvizie, ma il più importante è che esso viene adoperato come una terapia isolata, fine a sé stessa e questo è un grossissimo limite.
A questa domanda dobbiamo ancora rispondere di no. Il Trapianto di Capelli è senz’altro un’importante metodica di rinfoltimento chirurgico indicato per calvizie molto estese, ma non è una cura. È semmai un metodo di copertura dei danni dati dalla Calvizie. La nascondono, ma non la curano. DHT e PGD2 continuano imperterrite nella loro attività tanto che un Trapianto non potenziato ed assistito non dura. Dopo un paio di anni è da rifare. È qui che la Medicina Rigenerativa si inserisce e potenzia i risultati dell’Autotrapianto rendendoli più naturali, duraturi ed efficaci.
Il nome di questa condizione, Alopecia Androgenetica, mette in correlazione la sua incidenza con alcune predisposizioni genetiche. Quindi è senz’altro preferibile parlare di ereditarietà delle predisposizioni genetiche alla calvizie, piuttosto che parlare di ereditarietà della Calvizie in sé. Inoltre sembrerebbe confermato che questa predisposizione segua la linea materna, ossia la ereditiamo da nostra madre, esattamente come il DNA mitocondriale. Non guardate dunque la testa di papà per capire se abbiamo problemi, guardate semmai lo zio da parte di mammà.
Il Protocollo Multidisciplinare di Medicina Rigenerativa bSBS è un insieme di avanzate applicazioni cliniche che agiscono in sinergia per favorire un efficace contrasto all’evolutività della Calvizie. Non una cura di un solo aspetto, ma un attacco a 360° a tutte quelle che sono le componenti di uno squilibrio multifattoriale come l’Alopecia Androgenetica è.
Il Protocollo di Medicina Rigenerativa Multidisciplinare bSBS, ha un costo di 3600,00 Euro. Si esegue una volta sola, è composto da più di 16 tecnologie ognuna incentrata su un aspetto differente della calvizie. Può prevedere 1/2 richiami nel primo anno, oppure nel secondo/quinto anno. I Richiami sono inclusi nei costi.
No assolutamente. I principi di Rigenerazione Cellulare alla base del suo funzionamento sono autologhi e quindi assolutamente ben tollerati dal paziente dal quale sono prelevati in un primo momento e reinoculati in un secondo.
Trovate più informazioni sul bSBS cliccando qui.